A Stefania Delendati, direttrice di Superando.it
la terza edizione della sezione giornalismo

Stefania Delendati
Stefania Delendati, direttrice del giornale online Superando.it

La premiazione l’11 aprile nella Sala San Francesco della Biblioteca comunale di Imola.

Stefania Delendati, direttrice del giornale online Superando.it, è la vincitrice della sezione giornalismo della terza edizione del Premio Marina Garbesi. La consegna avverrà l’11 aprile dalle ore 17,30 nella sala della Biblioteca comunale di Imola, in via Emilia 80.

 La motivazione del premio a Stefania Delendati sottolinea il suo “impegno a tutela dei diritti delle persone disabili, la cura e la tenacia con cui lo svolge, l’eleganza dello stile, il contributo costante – dal 2024 in qualità di direttrice – che ha dato alla storia ventennale di Superando.it, un organo d’informazione che affronta, e risolve, la questione del linguaggio sulle persone disabili nella pratica quotidiana”.

Segnaliamo qua, tra i suoi tanti articoli, due tra i più recenti. Il primo – Con due dita della mano sinistra – pubblicato anche nel blog In Visibili del Corriere della Sera. Il secondo – “Vite indegne” e “silenzio assordante”, due pericolosi ossimori – apparso su Superando.it lo scorso 5 febbraio.

Con questa terza edizione il Premio Garbesi diventa un punto di verifica e di monitoraggio dell’applicazione delle linee guida “Comunicare la disabilità. Prima la persona” approvate all’inizio dello scorso anno dal consiglio nazionale dell’Ordine nazionale dei giornalisti. Si tratta di un manuale, deontologico e tecnico, uno strumento di lavoro per i professionisti dell’informazione. Per aiutarli a usare le parole giuste. “Usare un termine sbagliato è in primo luogo un errore professionale”, come ha ribadito il presidente dell’Ordine nazionale, Carlo Bartoli.

Parrebbe un’ovvietà, se non fosse che in tempi recenti l’utilizzo di termini offensivi è uscito dalle suburre del Web per entrare, addirittura, in atti di governo. Lo scorso 14 gennaio sulla Gazzetta ufficiale argentina è stata pubblicata una delibera voluta dal presidente Javier Milei nella quale le persone con disabilità venivano definite con termini quali “idiota” e “imbecille”. Il tardivo ravvedimento di Milei – che ha parlato di un “errore” – non ha cancellato nelle associazioni che tutelano le persone disabili la preoccupazione che l’offensiva dei paladini del “politicamente scorretto” abbia ormai superato confini un tempo considerati inviolabili. Come racconta magistralmente Stefania Delendati nell’articolo citato.

Un modo per rafforzarli e difenderli, è non dimenticare mai che i diritti delle persone disabili hanno la loro fonte principale nella Costituzione.  “Il Premio Garbesi – come ha sottolineato il sindaco, Marco Panieri – si svolge nei giorni in cui la città di Imola festeggia la Liberazione dal nazifascismo, della quale ricorre l’80° anniversario. Una scelta volta a sottolineare il legame tra la tutela dei diritti delle persone disabili e l’effettiva applicazione dei principi della Costituzione nata dalla Resistenza”. Non è un caso che tra i patrocinatori – assieme agli organismi nazionali e regionali dell’Ordine dei giornalisti e della Federazione della stampa- ci sia anche l’Associazione nazionale partigiani d’Italia.

La consegna avverrà l’11 aprile dalle ore 17,30 nella Sala San Lorenzo  della Biblioteca comunale, in via Emilia 80. Nell’occasione si svolgerà un dibattito sul tema “Le parole fanno la differenza”. Interverranno Lorenzo Sani, coautore delle Linee-guida, Martina Fuga, presidente di Coordown, e Alexa Pantanella, fondatrice di Diversity and inclusion speaking. Modera Simone Fanti, giornalista e direttore della Fondazione Mantovani-Castorina. L’incontro, aperto al pubblico, ha anche valore formativo per i giornalisti.